QUALE FUTURO ???

Siamo "reduci" dall'assemblea d'istituto, nella quale l'amministrazione ci ha presentato la situazione disastrosa delle finanze della scuola.
Non sto qui a riepilogare i dati che ci sono stati esposti ... temo che siano a tutti troppo chiari!
Condivido la preoccupazione e l'arrabbiatura (per non dire di peggio) che alcuni genitori hanno già espresso sul blog, oltre a quelle che sono già emerse venerdì sera.
Credo però sia il momento di cercare tutti insieme delle soluzioni: iniziative, proposte, suggerimenti ... questo è quello che dobbiamo fare emergere !
Tra una settimana (è stato promesso ... vedremo!) verranno date risposte alle preoccupazioni che l'amministrazione ha sollevato. Ma intanto è importante che tutti facciano la propria parte.
Mi aspetto tanti, tantissimi commenti a questo post ... arrabbiamoci pure (è giusto!) ma dato che, purtroppo, i tempi sono così stretti che non ci è concesso neppure lamentarci troppo, dobbiamo soprattutto essere propositivi e trovare più idee possibili !

NB: non vorrei essere frainteso ... non è che questa situazione non debba suscitare indignazione (anzi !!!), ma ora arrabbiarci con questa o quella istituzione (per quanto sia "sacrosanto") non ci aiuterà a trovare URGENTEMENTE i soldi necessari per finire l'anno.
"Utilizziamo" il blog, i rappresentanti, le maestre, gli altri genitori, soprattutto per suggerire iniziative e risolvere al più presto le cose.
Poi troveremo anche il modo di "tirare le orecchie" a chiunque sia responsabile di questa situazione ;-)

13 commenti:

Massimiliano ha detto...

Sempre troppo tardi per mostrare la realta, purtroppo non posso , anzi non voglio e non vorrei credere che adesso ci svegliamo con un bilancio negativo.
Credo che negli anni passati la scuola sia riuscita ad accontare dei fondi. Se si, dove sono finiti? Ma non voglio entrare in dettagli che non possiamo sapere,ed onestamente non mi interessano, abbiamo scelto questa scuola per nostra figlia perchè riteniamo sia migliore quindi “SE DOBBIAMO SUBIRE DEGLI AUMENTI PER FAR VIVERE QUESTA SCUOLA” andiamo avanti con questa soluzione.Vorrei solo esprimereun mio pensiero, se quanto esposto nella riunione di Venerdi sera sono numeri REALI devoso essere esposti, questo per dimostrare alle persone che la SCUOLA SAN GIUSEPPE ha le sue difficoltà.
Credo inoltre che sia il caso di scrivere anche queste difficoltà sui giornali.
Grazie,
Massimiliano CARE'

Manuela ha detto...

Volevo avvisarvi che il signor Filippo Tesio è stato avvisato e ci sarà un articolo su rossosantena.it ,è stato avvisato il corriere di chieri che attende un responso del commissario per capire cosa scrivere sul giornale ed è partito una catena di informazione su FACEBOOK se interessati a condividere in questo modo andate sul mio profilo MIGLIORE MANUELA (la foto è un pianeta con il simbolo del riciclo).
Per il momento cominciamo così e poi vedremo.
grazie
Migliore Manuela

Manuela ha detto...

DI SEGUITO UN TESTO CHE HO TROVATO SU INTERNET,NON ESPRIMO IL MIO PERSONALE COMMENTO,VORREI SOLO RENDERE NOTO TUTTO CIO' CHE TROVO SU SITUAZIONI COME LA NOSTRA:

CELENZA S.T.: CRISI DELLE SCUOLE PARITARIE
Sarà la crisi, presente o ventilata saranno le difficoltà economiche in cui versa la scuola paritaria italiana, sarà la crisi delle vocazioni religiose ma scuole paritarie come quella di Vasto gestita dalle Suore Figlie della Croce rischiano di chiudere. E non si vede una schiarita all’orizzonte; infatti, il prossimo triennio si apre tra mille incertezze per le scuole paritarie. Un dato è certo: le rette pagate dalle famiglie dei bambini della scuola paritaria non sono quasi mai sufficienti a coprire i costi. E le scuole paritarie di ogni ordine e grado che chiudono, lo fanno sempre per mancanza di serenità finanziaria, o per mancanza di figure religiose, dovuta alla crisi delle vocazioni. Per raggiungere una certa parità tra entrate e uscite, spiegano illustri esperti del settore, bisognerebbe portare avanti, negli anni, classi con almeno 20-22 bambini o studenti. Ma nei piccoli paesi i dati confermano un trend negativo sulle nascite e di conseguenza un numero ridotto di bambini nelle varie classi. La questione è delicata perché sappiamo benissimo che le rette che sono richieste al momento sono elevate, in quanto la riduzione del numero dei bambini comporta un aumento della retta scolastica per ciascun bambino. La strada che si dovrebbe percorrere è di agevolare le famiglie che iscrivono i figli alle scuole paritarie, garantendo riduzioni. Così non sarà negli anni futuri. Infatti, l’ultima finanziaria approvata taglia quasi tutte le agevolazione alle famiglie e all’istruzione aumentandone le difficoltà. Nessun Presidente di Regione o uomo politico, può oggi offrire un aiuto alle famiglie per pagare le rette elevate. Dal nostro punto di vista la scelta dell’amministrazione Venosini di riconvertire la scuola paritaria di Celenza in scuola pubblica è stata dettata dalla consapevolezza che, in un momento di crisi finanziaria un bravo amministratore non può lasciare sulle spalle delle famiglie costi elevati da affrontare per l’istruzione dei propri figli. Il Sindaco Venosini ha compreso prima di altri che le future difficoltà economiche e la riduzione del numero degli iscritti avrà conseguenze irrimediabili per la scuola paritaria. Si è guardato attorno e ha proposto alla comunità un’ancora di salvataggio, l’istituzione della scuola materna pubblica dove la retta mensile che una famiglia deve pagare per il proprio figlio è inferiore a quella richiesta dalla paritaria. Purtroppo, al momento a Celenza Sul Trigno non esiste un’opposizione abbastanza lungimirante da capire e prevenire i problemi futuri della comunità o che si impegni nel cercare e proporre alternative valide per continuare ad assicurare la presenza futura, nel paese, del servizio di scuola materna, indipendentemente se paritaria o pubblica. Piuttosto che raccontare ai cittadini favole su come il Sindaco voglia mandare via le Suore dal paese, sarebbe opportuno che l’opposizione a Celenza spiegasse alla cittadinanza la realtà in cui versano le scuole paritarie in tutta Italia. Anche la prestigiosa e antica scuola paritaria delle Figlie della Croce di Vasto, con oltre 200 bambini, non riesce a far partire quest’anno la prima classe e rischia di chiudere per sempre, non certo per un capriccio del Sindaco o della politica, ma per i problemi finanziari di cui stiamo parlando e a causa della crisi delle vocazioni. La stessa situazione si vive in numerosi altri paesini d’Italia.

Daniele Leone

Manuela ha detto...

ALTRO ARTICOLO :
andate su questo sito

http://www.gvonline.it/public/articolo.php?id=6562

Alex C. ha detto...

Grazie Manu per i tuoi contributi!
Esorto gli altri genitori a fare lo stesso e soprattutto a proporre iniziative. Coraggio, la scuola è DI tutti! E solo "muovendoci" potrà continuare ad essere PER tutti !

Anonimo ha detto...

Fin dalle prime parole di richiesta di aiuto per la scuola materna S.Giuseppe sono stato pervaso da una sensazione (oramai sempre più ricorrente) di abbandono da parte delle istituzioni, da parte di un paese “Italia” che sempre più va verso il baratro del fallimento, un paese oramai per “Vecchi”. Si! perchè un paese che non investe sui giovani, a cominciare dalle strutture formative, è un paese destinato ad invecchiare e inesorabilmente a morire.
Sono affettivamente legato alla scuola materna “S.Giuseppe” perchè proprio in quelle stanze, dove ora mia figlia gioca e impara ogni giorno qualcosa di nuovo, circa trent’anni fa c’ero io.
Venerdì si è parlato di una situazione disperata in cui versa la scuola e si è parlato, non troppo velatamente, della possibilità che le famiglie dovranno cercare nelle loro tasche i fondi per far si che la scuola non si trovi a dover prendere decisioni drastiche.
Premetto che sono solidale con tutti coloro che lavorano nella struttura, come lo sono con qualsiasi altro lavoratore che si trova in condizioni di precarietà, ma vorrei esortare ogni famiglia a non incorrere nell’errore di sentirsi in dovere di contribuire al sostentamento della struttura,poichè ognuno di noi ha già contribuito con i fondi regionali e statali stanziati da diversi anni, allo scopo di far si che la scuola paritaria San Giuseppe fosse a livello di costi uguale a quella statale,visto che a Santena non esiste ad oggi un unica struttura in grado di soddisfare tutte le richieste delle famiglie.
Quindi vorrei che tutti insieme si convogliassero le energie per ottenere i fondi dalle istituzioni,e non da qualche benevolo donatore o ancor peggio da ciascuno di noi.
Un precedente è stato già creato con i 25€ di retta attualmente versati, se si dovessero versare altri soldi sarà un ulteriore sconfitta e un passo verso una sicura riduzione di iscritti negli anni futuri, con una probabile chiusura della scuola.

Cosimo Caione

Alessandro C. ha detto...

Caro Cosimo, in linea di principio condivido tutto quello che hai critto e sicuramente sono le "istituzioni" che devono risolvere questa cosa (e molte altre ... scuole, ospedali, carenza di lavoro, ecc).

Domani è venerdì, cioè il "famoso" fine settimana in cui (secondo quanto ci è stato detto) sarebbero arrivate delle risposte in merito.
Io sono un "inguaribile ottimista", ma quando sono coinvolte istituzioni, stanziamenti, fondi e quant'altro un po' di pessimsmo mi assale.
Spero di sbagliarmi, ma se così non fosse?

Visti i tempi ristretti, credo sia il momento del fare: ben venga quindi qualche "benefattore" e
qualunque iniziativa che possa risolvere la situazione (ivi compreso l'aumento della retta ... che è molto "impopolare" da sostenere, ma allo stato attuale è l'unica cosa che può salvare la scuola). Questo nel rispetto dei nostri figli e di chi, lavorando nella scuola (per 4 soldi!) tutti i giorni li accudisce e li fa crescere. Sicuramente una retta
"proporzionata" alle possibilità di ciascuno (e certo non sarà facile attivare un meccanismo del genere), ma indispensabile se non arrivano idee migliori (=soldi). Sarà una sconfitta: certo! Ma salverà la scuola! Avremo perso una battaglia: certo! Ma la guerra (anche se questo termine non mi piace) è tutta da combattere.
Poi, come ho già scritto, troveremo il modo di "tirare le orecchie" a chi è responsabile di questo scempio, convogliando tutte le nostre energie ... e, credimi, anche chi la pensa come me, sarà in prima fila a sostenere questa "mobilitazione" per il futuro.

Manuela ha detto...

Trovo giuste le considerazioni di Cosimo e spero di farmi coinvolgere dall'ottimismi di Alessandro.Ma haimè sappiamo tutti quante e quali difficoltà le famiglie oggi giorno devono affrontare per arrivare alla fatidica fine del mese.
Personalmente credo che il problema non stia solamente nel trovare questi fatidici soldi per la fine dell'anno,ma nelle iscrizioni del prossimo anno.
Se la retta verrà aumentata non so quante famiglie prenderanno in considerazione la nostra scuola,e se ci saranno pochi iscritti come faremo a coprire anche le loro rette?
Mi auguro che qualcosa si sblocchi perchè un paese di quasi 15.000 (spero di non sbagliarmi) abitanti con 174 bambini a spasso è una cosa alla quale non voglio neanche pensare!
Bisognerà i fondi ma anche un giusto equilibrio per il futuro,ho sentito dire alla riunione che il prossimo anno non spaventa,a me si e molto!

Alex C. ha detto...

Cara Manuela, magari non è così, ma non vorrei essere franinteso.
Sollecitavo delle idee concrete (non a voi, a tutti) proprio perchè neppure io posso pensare di vedere 174 bambini a spasso e proprio perchè mi preoccupo moltissimo del futuro (per tutti quanti, ma banalmente anche solo per me stesso ... ho altri 2 figli che spero possanno frequentare questa scuola!). Mi permettevo di "enfatizzare" il fatto che, se non risolveremo a breve l'attuale situazione, non potremo neppure permetterci il "lusso" di pensare al prossimo anno.
Spero che l'aumento delle rette, per quest'anno e/o per i prossimi, sia l'ultima delle soluzioni che verranno trovate. Ma proprio perchè vorrei scongiurare la cosa, credo che servano altre idee per trovare questi fondi, ora.

Massimiliano ha detto...

Alex, io spero , anzi sono in buona fede che quanto dimostrato sia vero, che non sia una scusa per aumentare la retta, visto che il 54% dei bambini sono iscritti in questa GRANDE SCUOLA MATERNA.Sicuro che noi genitori vogliamo sempre il meglio per i nostri figli, ma i nostri cari dirigenti in COMUNE devono anche pensare che ci sono famiglie che fanno fatica ad arrivare a fine mese, quindi che si diano una mossa per risolvere questo problema,per loro puo' essere semplice sapere che le famiglie sono disposte a mettere mano al portafoglio per risolvere il problema.QUINDI SE IL PROSSIMO PASSO DEVE ESSERE L'AUMENTO DELLA RETTA .......DEVE ESSERE FATTO CON ONESTA' MA ANCOR DI PIU' CON BUON SENSO DA PARTE DI CHI DIRIGE QUESTO ASILO, PER NON SACRIFICARE ANCORA DI PIU' LE FAMIGLIE CHE FATICANO AD ARRIVARE A FINE MESE.

Grazie,
Massimiliano CARE'

Anonimo ha detto...

Mi chiedo,se sara aumentata la retta scolastica,come farano a pagare quelle famiglie che nemmeno quei 25 euro non li pagano,facendossi aiutare dal comune(ISEE)?Penso che il prossimo anno tanti bimbi che studiano qui adesso,verrano iscritti alla statale.Speriamo si risolva la situazione...

Valentina C. ha detto...

CIAO A TUTTI.
LA SITUAZIONE E'CHIARA FIN TROPPO DIREI.
BISOGNA TROVARE O ALEMNO CERCARE DELLE IDEE PER SANARE LO STATO ATTUALE O ALMENO TAMPONARE FINO A FINE ANNO.
SI POTREBBE COINVOLGERE TUTTA LA COMUNITA' MAGARI CON L'AIUTO DEI COMMERCIANTI. SO CHE ESISTE UN'ASSOCIAZIONE, MA NON CONOSCO PERSONALMENTE NESSUNO ALL'INTERNO.
A SANTENA E DINTORNI ESISTONO DELLE PICCOLE MEDIE AZIENDE CHE POTREBBERO SECONDO VOI PARTECIPARE CON UN CONTRIBUTO O PARTECIPARE A QUALCHE INIZITIVA PER SOSTENERE LA SCUOLA??
MI VINE IN MENTE LA LENTI, CAFFE'VERGNANO, MENINI, CASCINA CERVO( QUELLA DEL LATTE)COSTRUIRE...MAGARI SI POTREBBERO INCONTRARE I TITOLARE E CHIEDERE UN CONTRIBUTO.
IL MOMENTO DI CRISI ECONOMICA CHE STIAMO VIVENDO NON AIUTA CERTO LA NOSTRA CAUSA MA SPERO CHE ALMENO VENGA RICONOSCIUTO IL VALORE AGGIUNTO CHE L'ASILO DA ALLA COMUNITA'.
NON E'MOLTO CHE VIVIAMO QUI, QUINDI NON CONOSCO LE ASSOCIAZIONI SPORTIVE..SI POTREBBERO ORGANIZZARE DEI TORNEI COSI' I BAMBINI/RAGAZZI SI DIVERTONO E PARTE DEI PROVENTI POTREBBERO ESSERE DESTINATI ALLA SAN GIUSEPPE
LE MIE SONO SOLO IDEE E NEANCHE TROPPO ORIGINALI MA SPERO DAVVERO CHE VENGA TROVATA UNA SOLUZIONE.
CIAO A TUTTI
VALENTINA C.

Alex C. ha detto...

Caro Massimiliano, concordo con te ... anche perchè c'è il rischio che, se saranno le famiglie a dover metter mano al portafoglio, alla fine "qualcuno" (Comune e chi è preposto a finanziare la scuola) possa persare che la scuola è in grado di salvarsi da sola e, conseguentemente, non faccia tutto il possibile per aiutarci.
Intanto, approfitto per segnalare (a Valentina ed a tutti) che la scuola (per tramite di Don Nino) si è già mossa verso le medie-grandi aziende del territorio, inviando una lettera in cui viene spiegata la situazione e richiesto un supporto.
Per quanto riguarda i commercianti e le attività del territorio, io sto "preparando" una proposta di coinvolgimento verso tali operatori economici. Credo che sia necessaria una idea ben strutturata, in quanto la singola questua rischia di portare ben poco.
Non anticipo nulla (per altro non è nulla di eclatante!), ma essendo un po' articolata è un po' lunga da spiegare.
Venerdì presenterò queste idee all'incontro di rappresentanti e maestre, ed insieme alle altre proposte che arriveranno, vedremo di formulare una proposta organica da sottoporre. Aspettiamo quindi altre idee e suggerimenti.